È la prima volta che vedi un resoconto dei Polyglots?
Leggi questa introduzione prima di andare al resoconto dello svolgimento della riunione.
Tra i numerosi team che contribuiscono al progetto open source WordPress, ci siamo anche noi, i Polyglots!
Traduciamo l’interfaccia di WordPress, i siti ufficiali del progetto open source e gli infiniti plugin e temi per WordPress caricati nei repository ufficiali.
Noi Polyglots italiani (https://it.wordpress.org/traduzioni/) ci incontriamo settimanalmente, tranne durante le pause estive e invernali e in rare eccezioni che si possono contare sulle dita di poche mani. Parliamo di tutto ciò che riguarda le traduzioni di WordPress, degli eventi più importanti per il gruppo, prendiamo decisioni sull’organizzazione del gruppo o ci scambiamo semplicemente un saluto.
Resoconto della video riunione che si è tenuta giovedì 20 marzo 2025.
Hanno partecipato: @piermario, @deadpool76, @margheweb, @masino1967, @mirkolofio, @lidialab
A seguito di una richiesta che ci è stata fatta, abbiamo discusso della localizzazione di un plugin o tema tramite Translate da parte di chi lo mantiene e si occupa in modo strutturato di come presentarsi su determinati locale (che ricordiamo essere la combinazione di lingua + paese).
In un ambiente gestito autonomamente, come ad esempio nei propri siti, sappiamo che gli individui e le aziende o le organizzazioni possono e devono progettare una localizzazione mirata. Ad esempio possono anche decidere di chiamare un prodotto diversamente.
Tutto questo si scontra con i limiti tecnici e organizzativi della nostra Community.
Abbiamo innanzitutto fatto una distinzione tra chi ha sviluppato e/o mantiene il progetto e chi come persona esterna vuole semplicemente aiutare a tradurlo. Solo chi lo ha sviluppato e lo mantiene ha pieno titolo ad esempio per decidere se chiamare un prodotto diversamente a seconda del paese e della lingua di destinazione.
Non potendo attualmente fare distinzioni di merito sugli account che fanno le traduzioni, nel nostro gruppo la regola è che il nome del plugin o tema non si traduce.
Sull’elasticità di accettare traduzioni che un po’ differiscono dalla stringa originale ci sono state posizioni diverse, ma resta il punto fondamentale sulla distinzione tra chi è nello sviluppo del plugin/tema e chi è invece persona esterna.
Esempio: tradurre un generico sistema di “invio” aggiungendo “PEC” quando il plugin è specificatamente sviluppato per gestire quel caso d’uso quando gestisce operazioni in ambito it_IT.
Per queste minime variazioni si è anche accennato al fatto che dovrebbero essere in qualche modo documentate, ad esempio nella sezione “Discussion”, per non dover ritornarci sopra se in un periodo successivo non ci si ricorda perché è stata autorizzata tale traduzione. Lo strumento del feedback nella sezione “Discussion” è però uno strumento recente e pensato principalmente per chiedere di effettuare correzioni.
Inoltre tali variazioni sono relegate agli “oggetti” di quel progetto, ma non alle stringhe che fanno riferimento all’interfaccia o ai concetti di WordPress.
Per certi tipi di traduzione è stata sollevata l’osservazione che va inoltre considerata l’incidenza sulla Translation Memory.
Sull’introdurre intere frasi non presenti nella stringa originale, la maggior parte ha invece espresso opinione contraria e suggerito di cercare modi alternativi con cui presentare quelle informazioni. In questo caso la necessità maggiore è sul Readme dei plugin.
In generale oltre alle considerazioni precedentemente fatte si è anche sollevata una questione di sicurezza sull’introdurre interi pezzi di testo non presente nella stringa originale.
Tutti questi limiti possono portare a una limitata o errata indicizzazione delle pagine localizzate nei repository ufficiali.
Al termine della riunione non abbiamo previsto di effettuare variazioni sulle nostre linee guida.
La prossima riunione si terrà il 10 aprile sempre in video. Ordine del giorno da stabilire.
#polyglots, #resoconto